Il mio amico Tommaso ogni tanto mi rimprovera di essere ripetitivo nel proporre troppo spesso il tema della consapevolezza e del risveglio coscienziale, e forse ha ragione, ma questo tema lo considero “la questione delle questioni”, poiché da essa dipende tutto il resto. Provo un profondo dispiacere nell’osservare quante persone oggi si fanno deliberatamente del male, senza avere la minima cognizione del perché e a causa di cosa. Sono anche convinto più che mai, che a me, come a molti altri, tocchi il delicato compito, e la responsabilità, di alimentare la riflessione per favorire questa presa di coscienza.
Come afferma Claudio Guarini, counselor transpersonale, autore nell’ambito della guarigione introspettiva, “Se vuoi essere d’aiuto a qualcuno devi dirgli la verità, così come stanno le cose, anche se non sarà di suo gradimento, ma almeno avrai evitato di alimentare la sua illusione, per il suo bene”. E ancora: “Le credenze e i condizionamenti, inizi a scioglierli solo quando conosci la verità che c’è dietro, a quei condizionamenti. È necessario che ognuno faccia un passo verso sé stesso, chiedendosi se realmente la vita che sta vivendo sia la sua vera vita, quella che vuole per sé stesso. Non dobbiamo giudicare il mondo esterno, perché facciamo parte di esso: dunque, ciò che possiamo fare è trasformare tutto ciò con delle azioni che appartengano a noi stessi, azioni autentiche.”
Che cosa vuol dire “autentico”? Vuol dire genuino, sincero, veritiero. Proprio come quella verità che va detta a coloro che non riescono a vederla da soli. Evolvere vuol dire cambiare, accettare di cambiare, perché solo in questo modo potremo continuare a vivere. Nel mio piccolo, e fin dove posso, cerco di far capire quanto sia importante affrontare la vita partendo proprio da sé stessi, da un cambiamento che recuperi e salvaguardi la propria integrità (fisica, mentale e spirituale), perché così stanno le cose, come confermato anche dalle nuove scienze che studiano l’essere umano nella sua totalità.
Quello che più è cambiato, che spero cambierà il mondo, è il coinvolgimento di un numero sempre maggiore di persone che stanno lasciandosi alle spalle le imperfezioni e le illusioni di una modalità arrogante ed egoica che ha attraversato la storia, facendo scempio in ogni dove. Il risveglio di cui parlo si riferisce ad un sonno protratto nei secoli, che ha addomesticato le coscienze e ridotto la vita a puro meccanismo riproduttivo, privo di ogni principio morale e spirituale. Non che non se ne sia mai parlato. Scriveva Georges Ivanovič Gurdjieff, filosofo e scrittore di origine greco-armena del secolo scorso: “Dormire ed essere svegli sono due stadi di coscienza entrambi soggettivi, e solo cominciando a ricordarsi di sé l’uomo può realmente svegliarsi. Intorno a lui, tutta la vita assumerebbe allora un aspetto ed un senso differenti. Egli la vedrebbe come una vita di gente addormentata, una vita di sonno. Tutto ciò che la gente dice, tutto quello che fa, lo dice e lo fa nel sonno. Nulla di questo quindi può avere il minimo valore. Solo il risveglio, e ciò che conduce al ri-sveglio, ha un valore reale.”
Un sonno che non poteva durare in eterno, proprio perché contrario alle leggi dell’amore e della vita. Del resto, come possiamo pensare che l’esistenza cominci e finisca secondo i dettami delle nostre presunzioni e del nostro stile di vita inadeguato, emblema di una società malata? L’eroe è in ognuno di noi. Nel risveglio, nella presa di coscienza, manifestiamo la nostra potenzialità, la nostra gloria, contribuendo, di fatto, al bene dell’umanità.