GRAZIE! Grazie per avermi fatto capire, una volta per tutte, che NON CAMBIA NIENTE, se non cambiano noi. Il Movimento 5 stelle, l’ultimo in ordine di tempo, ha rivelato il “difetto” di sempre, e cioè che non bastano gli anatemi, le intenzioni, i proclami per cambiare la realtà. La storia insegna! Sappiamo come sono finite tutte le rivoluzioni. Quindi, grazie davvero! Finalmente è forte e chiaro: per cambiare veramente le cose, dobbiamo, prima di tutto, cambiare noi stessi! Senza questa intima trasformazione personale, non potrà esserci alcuna re-visione del proprio vissuto, di quelle implicazioni emotive e riduttive che ci appartengono, che erroneamente prendiamo per buone, rendendoci addomesticati e governabili, oltre che la vita un inferno.
Non potrebbe essere diversamente! Al venire meno della maturità e dell’evoluzione personale, la differenza “tra il dire e l’essere” si fa sempre più marcata e contradittoria.
Vedere questi “personaggini” fare dichiarazioni da grandi statisti, con le bandierine istituzionali alle spalle, pieni di retorica e di “bla bla bla”, senza né cuore né “spirito”, è veramente uno spettacolo poco edificante. Non di meno è il coro di opinionisti, commentatori e tuttologi pseudo intellettuali. Tutto si crea, si nutre e si alimenta a partire dalla natura profonda dell’essere, ma il sistema è così subdolo e perverso che è stato persino capace di farci credere che si debba, e si possa, separare il “privato” dal “pubblico”. Mentre è proprio vero il contrario! È dalla dimensione “privata”, dalla personalità individuale, che si crea la realtà e la storia. Quindi, da questo insieme di vanità, narcisismo, ego esasperato, non potrà venire nessun cambiamento a favore dell’umanità, e continueranno a sorgere tutti quei giochi di potere, manipolazione e illusione, propri della persona, prima che del sistema. Oppure, diciamo meglio che, uno alimenta l’altro, e l’uno è funzionale all’altro, in una modalità malata, vissuta inconsapevolmente come normalità, invece che consapevole distorsione da correggere.
LA SFIDA! Per cambiare veramente la realtà dobbiamo partire dal considerare come stanno esattamente le cose, dicendocelo vicendevolmente senza riserve. Dobbiamo preventivare il nostro stesso condizionamento e le insidie che attraversano la nostra mente, una macchinazione che offende i principi fondamentali dell’esistenza stessa. Dobbiamo sperimentare e imparare un modo nuovo di essere e di vivere, con pazienza ma altrettanta determinazione, riconoscendo cosa siamo diventati e sapendo cosa possiamo diventare. Dobbiamo pensarlo e farlo, prima di tutto, per la nostra dignità, per il nostro diritto e dovere alla vita, per la salute e per l’ambiente di cui facciamo innegabilmente parte, per il futuro stesso di chi verrà dopo di noi. Dobbiamo creare e favorire un nuovo corso della storia. Una nuova educazione che mette tra le sue priorità la “presa di coscienza”, il riscatto di una personalità ferita e bloccata nella rabbia, nella paura e nell’illusione individualistica, per poi gettare le basi di una nuova civiltà, partendo da un essere umano “liberato” ed evoluto e, per questa via, capace di solidarietà, rispetto e amore.
Cosa impossibile con una personalità ferita, egoica e individualistica, che fa da specchio ad una società malata, che ha generato tutti gli squilibri del nostro tempo, oltre a tutti i disastri della storia. Questa è la sfida, il passaggio epocale a cui siamo chiamati tutti, individualmente, senza il quale siamo, e resteremo, nell’oblio della nostra cecità nonché alla mercé delle logiche di un potere tenuto in vita dalla nostra stessa “ignoranza”, grazie all’assoggettamento di una politica che manca della maturità necessaria, a partire proprio dalle persone che la rappresentano.