La vita è regolata dal principio universale dell’omeostasi, che è un principio autoregolatore e conservativo, e da una innata tensione evolutiva della coscienza, dell’anima, come a dire che tutto è finalizzato all’equilibrio e alla saggezza amorevole.

Dio (o chi per lui) ha dato alla specie umana il privilegio della consapevolezza e l’onere della responsabilità. L’uomo diventa così co-creatore dell’esistenza e le sue decisioni, la sua riflessione spirituale, sono fondamentali al mantenimento di queste prerogative costituzionali e per il raggiungimento della pace interiore. La partita si gioca esattamente a partire da queste considerazioni e dal risveglio di una coscienza capace di trascendere l’afflizione patita e il condizionamento subito e di riallinearsi con le frequenze energetiche e le leggi costitutive della materia, corpo umano compreso.

Un “lavoro” personale, intimo, che necessita di visione, comprensione, conoscenza ma soprattutto di pratica e di esercizio, per un’apertura di mente e di cuore che sviluppi la saggezza e l’amore necessari a questo fine. Questo percorso è il vero senso della vita e la scommessa con la quale ognuno di noi, in primis, è chiamato a confrontarsi e a misurarsi. Un cammino evolutivo oscurato da una civiltà che ha fatto dell’ignoranza la condizione del suo potere e della sua manipolazione; un processo che non lascia margini di discrezionalità, pena molta sofferenza e la sopravvivenza stessa della specie, tra malattie di ogni genere e comportamenti sempre più offensivi e violenti.

Se le “forze del male”, proprio come oblio dell’anima, così maldestramente organizzate, continueranno a riprodurre questa modalità oltraggiosa e diabolica, basata sul potere egoico e sul tornaconto personale, c’è il serio pericolo, data l’alta invasività inquinante e uno sviluppo tecnologico sempre più disumanizzante, che ci aspetteranno anni di sempre maggiore compromissione vitale, di disorientamento esistenziale e di forti tensioni relazionali. Del resto le disarmonie interiori, le conflittualità personali e sociali, le malattie non trasmissibili, i fenomeni atmosferici e per ultimo il Covid-19 delineano esattamente questo quadro e questo pericolo.

Ad ognuno di noi l’arduo compito di rendersene conto, di recuperare la propria integrità fisica e spirituale, e poi, di aiutare gli altri, sapendo della loro “schiavitù” e della loro “ignoranza”, che non ha colpa ma molto inganno.

SIAMO E MERITIAMO MOLTO DI PIÙ DI QUELLO CHE CREDIAMO E DI QUELLO CHE CI HANNO FATTO CREDERE… OCCORRE SCOPRIRLO E PRATICARLO!

Corrado Ceschinelli