È solo un’esortazione ma anche una necessità; è una realtà, ma anche la “soluzione”. Non ho, ovviamente, da rimproverare niente a nessuno, perché è semplicemente quello che è successo anche a me, nella mia vita, e che oggi cerco di far accadere nella coscienza delle persone che incontro,… 

CHANGE-mro che mi chiedono aiuto. Dietro ogni sofferenza, dietro ogni malattia, c’è un modo di essere contro natura, caratterizzato da eventi e circostanze, e non certo dalla consapevolezza di scelta e di stato. Per questo, la guarigione vera passa dal risveglio della coscienza, dal cambiamento, dall’azione capace di ripristinare risorse ed energie che sono già in noi, ci appartengono. Proprio per questo, il mio ruolo, il mio compito, è solo quello di accompagnare, di indicare la strada, per “consapevolizzare” sulle cause o sulla dinamica che hanno generato il male. La vera guarigione (esistono anche false guarigioni) parte sempre e solo da questo. Essere sani e felici, tutto sommato, è molto semplice: il guaio è che si agisce, si pensa, e ci si comporta, al contrario di come dovrebbe essere. Le regole, i principi o se volete la “normalità” acquisita, ci uccidono lentamente, in un’omologazione che ci spinge a un’inerzia e una passività che sono solo funzionali al sistema che, proprio su questa alienazione e ignoranza esistenziale, esercita il suo controllo e la sua speculazione. Ciò che si diventa, e di cui ci si accontenta, diventa un surrogato snaturalizzato di ciò che potremmo essere nella libertà e nel moto vitale. Ed è in questo moto spontaneo, guidato dall’energia universale e dalla nostra presenza, il segreto della salute e della felicità. Ma è anche vero che, in ciò che siamo diventati, si annida la difficoltà stessa al cambiamento e alla presa di coscienza.

Dice molto bene Mirzakarim Norberkov, dottore in psicologia, pedagogia e filosofia della medicina: “In ognuno di noi c’è una personalità geniale, eccellente e poderosa, che grazie alla pigrizia umana o agli errori umani, è costretta nei limiti delle “norme” in uso: norme che regolamentano le azioni, il comportamento, la verità ed i concetti. Essere naturali, essere se stessi, vivere in base ai propri veri sentimenti, percepire il mondo con l’anima aperta e non temere di essere rifiutato dagli altri, questa è la cosa più difficile. Tutto quello che si chiede è di cominciare ad agire, diventare una personalità creatrice. Se aumenterai intenzionalmente l’autostima e intensificherai la fiducia nelle tue forze, questo si rifletterà in ogni cellula del tuo organismo, come pure nel tuo comportamento, nelle tue azioni e nei tuoi sentimenti”.

Ed è proprio così! Lo è nella storia di R. e P., una coppia che, a 52 anni, hanno un sussulto di vita da fare tenerezza. È bastata la loro presenza ad una mia conferenza per far intravedere loro un’altra via, che non fosse solo quella delle diete e dei farmaci, fin qui sperimentati ad oltranza. Adesso, insieme, stiamo risalendo questo crinale per ritornare piano piano alla luce, per risolvere una comune obesità e molte patologie ad essa correlate, dal diabete alla rosacea e a molto altro, ma soprattutto per ridefinire una visione di vita, fisica e psicologica, fortemente rassegnata e compromessa in loro. C’è tutto il sapore e l’entusiasmo di una “rinascita”, che mi onora di poter guidare e favorire.

Lo è nella storia di S., un ragazzo di 22 anni con un trascorso e una storia alle spalle di totale perdizione affettiva e sociale. L’ho trovato seduto sulle sue macerie, a piangersi addosso, a lamentarsi che niente va come dovrebbe andare. Un vissuto che si muove tra il trauma di una perdita familiare importante, il dramma di un padre difficile e violento e una relazione a dir poco complicata. Sopraffatto dagli eventi è animato da una disperazione che aggiunge legittimazione alla sua rassegnazione. È bastato rivedere lo scenario e fargli immaginare la possibilità di scelta e di azione per riscattare la sua passività e orientare diversamente il suo futuro e le sue decisioni.

Lo è nella storia di G., che arriva nel mio studio spenta, senza energia. Si vede da come cammina, da come si siede, nell’espressione del suo viso, nel tono della sua voce e soprattutto nella difficoltà di perdere peso, nonostante la sua disciplina e osservanza nutrizionale. L’unico barlume di vita che mostra è il suo spiccato controllo intellettuale. G. è capace di convincersi che essere refrattaria a qualsiasi stimolo sia una prova di imperturbabilità e quindi di maturità. Dietro questa maschera c’è un’anima impedita che, proprio attraverso il suo corpo e il suo ristagno metabolico, esprime le sue pene e le sue difficoltà. Liberarla da quella prigione sarà una sfida entusiasmante, per me, per lei