Ho deciso di scrivere un nuovo libro: “CODICE VITARIANO® – Manuale per pensare, intendere, praticare la vita”. Il progetto è nato per capitalizzare questi ultimi anni di esperienza nel campo della salute e del benessere, più in generale nel campo del cambiamento e dell’educazione.

Cambiamento inteso come recupero delle proprie naturali potenzialità, delle proprie capacità di guarigione e conservazione dello stato vitale, ma anche cambiamento per riprendere il proprio cammino evolutivo e portare a maturazione la propria coscienza, e con essa la visione della vita stessa. Le due cose vanno insieme e quindi, il malessere, le malattie, la sofferenza personale e sociale, vanno intesi come una manifestazione del processo, come espressione della propria inconsapevole stasi evolutiva, come spinta per la correzione di comportamenti o vissuti innaturali e disfunzionali. L’educazione dovrebbe mostrare e raccontare la vita, essere l’asse portante, la via dell’aiuto: dovrebbe favorire la crescita, l’affermazione di sé, della propria autenticità. Dovrebbe contribuire alla conoscenza, alla libertà, alla responsabilità. Dovrebbe essere fondamento della cultura del vivere, diventando la “medicina” della risoluzione. Dovrebbe essere principio della terapia, della cura, ma potrei aggiungere, della famiglia, della scuola, della cultura, della società nel suo insieme. Il libro nasce per mettere a disposizione questo riscontro e questa verità. Racconta di una pratica (cosa osservare, cosa considerare, cosa fare) che può contribuire a migliorare la qualità della vita: così è stato per la mia vita e per quella delle persone che ho incontrato. Così è stato perché, semplicemente, è nelle leggi della Natura, dell’Universo, e dell’energia che lo governa. L’educazione così intesa, cambierà il mondo, se le persone che lo abitano faranno propria questa verità. La civiltà della ragione è giunta al suo capolinea proprio perché la vita non è governabile secondo leggi arbitrarie e riduttive, o da sentimenti di arroganza e sopraffazione. Questa distorsione generalizzata ha creato credenze e convinzioni del tutto erronee rispetto alla realtà e, di conseguenza, ha prodotto malattia, tensione, ansia, somatizzazione, ecc. Eppure, tutta questa sofferenza, nel suo significato simbolico, è estremamente elementare: stiamo semplicemente sbagliando a vivere! Ma il tradimento più grande, più difficile da intendere, a causa della stessa riduzione di cui sopra, è quello della coscienza. A questa dimensione, eterea e spirituale, è legato il senso stesso dell’esistenza umana, nonché il raggiungimento e il mantenimento di prerogative conservative e di guarigione inimmaginabili, nell’attuale stato di considerazione e percezione della realtà che, come abbiamo visto, provoca l’esatto contrario. Allo sviluppo della coscienza è legata proprio la nostra visione della vita e la nostra responsabilità ad averne cura; da essa dipendono pensieri, emozioni e stati d’animo, con forte ricaduta nell’economia della salute e del benessere; in essa trovano realizzazione la libertà e l’autonomia indispensabili e necessarie per la vita di relazione e, quindi, per la costruzione del mondo di domani. Ecco

perché, non c’è guarigione vera senza cambiamento, non c’è vita vera, e non c’è futuro, senza lo sviluppo della coscienza umana. Di questo deve (dovrebbe) farsi carico la nuova medicina, la nuova psicologia, la nuova scuola, l’esperienza di ognuno di noi. Quello che posso dire, che posso testimoniare, che cercherò di raccontare in questo libro è questa realtà. Comprendere tutto ciò, non è facile, certo! Ci sono insidie molto subdole, che fanno parte della personalità acquisita e del condizionamento subito, della sua porzione “egoica” e intellettuale, che ci illudono di essere nel cambiamento anche quando non lo siamo veramente. C’è una coerenza da acquisire che integrerà naturalmente tutte le sue parti e che sarà un segno inequivocabile di una raggiunta maturità coscienziale. E il concetto di “VITARIANO®”, che ho pensato, vuole proprio rappresentare la vita nella sua essenza fisica, mentale e spirituale. Non c’è da rimproverare nulla. Semmai occorre riconoscere questo rischio e questo limite, per riprendere il proprio cammino evolutivo, ed essere veramente utili, amorevoli e disponibili anche per l’altrui cambiamento. Molto spesso si assiste a una nuova identità esistenzialista o spirituale che, proprio perché più mentale che istintiva, rallenta il processo e, alla lunga, crea illusioni e frustrazioni. Questo libro non vuole convincere o sostituirsi a nessuno. Vuole piuttosto essere un contributo, affinché ognuno possa, attraverso quella che io chiamo “ridefinizione di sé e degli orizzonti”, riaprire la partita della propria coscienza, della propria vita. Chiudo con un post di Rossana che mi pare perfetto per l’occasione: ”… ce la stiamo mettendo tutta per ricostruire una nuova casa, una nuova famiglia e, come sai, a volte è davvero difficile e faticoso. Ma grazie a te ho imparato che si può piangere e ridere nel giro di qualche minuto, che si può trasformare il rancore in Amore solo stringendo forte una mano. Ho imparato tanto, e il bello è che non ho ancora finito. Il mio grazie più grande è il mio regalo per te, per contraccambiare il tuo dono più prezioso: altri Occhi per guardare la Vita”.