Ogni essere umano, se non ha portato a termine un certo lavoro interiore, è un bambino travestito da adulto. (A. Jodorowsky)

LE COPPIE SI SEPARANO PERCHE’…

  • Nessuno dei due ha lavorato su sé stesso
  • Non hanno mai capito, riconosciuto e chiarito davvero i loro problemi
  • Hanno perso – o non hanno mai avuto – il senso si “squadra”, di complicità, di fiducia reciproca, di profonda e sincera amicizia
  • La relazione non è la loro priorità ma solo una compensazione di bisogni infantili e di condizionamenti culturali
  • I litigi (risultanti dalla loro immaturità, dipendenza, egoismo, hanno eroso anche i più spontanei presupposti d’amore (attrazione, fascino, stupore, piacere spontaneo… )
  • A causa di tutto ciò, si sono accumulate ferite, offese, delusioni esercitate e subite che portano all’esasperazione e alla separazione
  • A causa di tutto ciò, non solo non hanno saputo come uscire dai loro meccanismi negativi, ma rischiano addirittura di rinforzarli
  • Non hanno capito che la coppia, stare insieme, è una grande opportunità, forse la più fruttifera, di crescita e di maturità personale.
  • A causa di tutto ciò, LE COPPIE SI SEPARANO e ognuno porterà altrove gli stessi meccanismi, le stesse azioni, le stesse reazioni, creando e subendo ulteriore sofferenza, senza fine, A MENO CHE…

P.S. è molto importante uscire dalla tentazione del giudizio e imparare ad assumersi le proprie responsabilità. La partita si fa facile ed interessante se entrambi capiscono la posta che è in gioco, prima di tutto per sé stessi… unica condizione per potersi poi relazionare con chiunque e chicchessia.

DIVENTARE ADULTI… DIVENTARE UMANI
Ogni essere umano, se non completa il suo cammino evolutivo, è come un bambino mascherato da adulto, incompleto nel suo essere. Sarà un adulto destinato a ripetere le stesse vicissitudini, gli stessi errori, inconsapevolmente costretto a comportarsi con capricci infantili per sfuggire alla realtà. Attribuirà sempre la colpa agli altri, al mondo esterno, per attirare l’attenzione, come un bambino che agisce per paura di essere dimenticato. Romperà ciò che ha costruito, con la stessa furia dei piccoli bisognosi, che cercano disperatamente conferme e affetto.

La soluzione è intraprendere il viaggio interiore, prendere coscienza delle proprie dinamiche, cominciare ad agire con la volontà di cambiare, di crescere: si tratta di abbracciare la propria vulnerabilità e capire che la vita è un percorso verso la libertà. Solo quando si riconoscono le proprie fragilità, le proprie paure, la propria rabbia, si può cominciare ad amare sé stessi, si possono rompere le catene con le proprie ferite e con il proprio passato, si può cominciare ad amare veramente anche gli altri.

Ad maiora semper
Corrado Ceschinelli 

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