Con la mia amica Marta, psicoterapeuta romana di scuola “milleriana”, faccio molto spesso interminabili, piacevoli e proficue discussioni telefoniche. Questa amicizia è stata, ed è, molto preziosa per la mia vita (cosa che non ho mai confessato nemmeno a lei), e ancor più per la mia professione di studioso del comportamento umano.
Non solo mi sono “bevuto”, a suo tempo, su suo consiglio, molti libri di Alice Miller, psicologa, psicoanalista e saggista polacca, naturalizzata svizzera, con grande beneficio per la mia conoscenza sulla dinamica aggressiva, ma ogni volta che io e Marta ci sentiamo, per una ragione o per l’altra, mi porto via sempre qualcosa di utile. Anche quando mi capita di tenere il filo di un discorso, la competenza di Marta, la sua esperienza e la sua sensibilità fanno si che mentre argomento con lei, argomento anche con me stesso, insomma: la racconto, e me la racconto. Occorre dire che, se il piano riflessivo è molto “impegnativo”, è certamente anche molto umano, nonché ironico e spesso sdrammatizzante. Proprio come credo dovrebbe essere nella vita. Oggi, in una delle nostre animose conversazioni, mi sono trovato, mentre parlavo, a prendere molti appunti, continuando a dire: “Questo che ti dico, potrebbe essere motivo dell’articolo che devo scrivere”. Di cosa parlavamo di tanto interessante? Siamo alle solite: la vita oltre l’apparenza del suo accadere, oltre i fatti e i misfatti, e cioè il tema della coscienza. Un processo che contempla e dipana ogni genere di conflitto e sofferenza, anche quella che viene da un inadeguato stile di vita o da un’alimentazione fortemente invasiva. Un percorso che porta a una nuova consapevolezza del vivere e del pensare la vita, che ci rende responsabili delle nostre scelte ed eleva sentimenti ed emozioni che, non solo contribuiscono a mantenerci in salute, ma rendono entusiasmante la vita stessa. Quello che sta succedendo è veramente qualcosa di nuovo. Il fatto stesso che sempre più persone “prendano coscienza” del loro stato crea un fenomeno nuovo, che si traduce, per sommatoria di nuovi pensieri ed emozioni più elevate, in un nuovo campo energetico, che a sua volta diventa azione, consapevolezza, realtà, evoluzione.
Chi intuisce il valore di questo messaggio, e ne percepisce le potenzialità, non si ferma alla casualità o alla semplice coincidenza, ma entra in un flusso energetico nuovo, che in breve lo porterà non solo a cambiare il suo stile di vita, ma ad espandere concretamente la sua coscienza, consentendogli di comprendere ciò che prima non riusciva nemmeno a immaginare. Chi invece non vive in questo cambiamento di stato, al contrario soffre maggiormente, non capisce e, inevitabilmente, aumenta il suo disorientamento. Lo vediamo in ogni campo: nella politica, nel sociale, nella religione, nel lavoro, nelle condizioni di vita personale. L’evoluzione è inarrestabile, tocca e toccherà le coscienze di ognuno di noi, pena rimanere incagliati in una dimensione che sta crollando per lasciare il posto a un nuovo mondo, animato appunto da una nuova coscienza e dal vero, onesto, consapevole intento di migliorare le cose.
Se hai appena lasciato la sponda di un’identità distorta, della paura e dell’attaccamento, se hai appena cominciato ad andare oltre, a immaginare l’Universo, l’energia, il disegno della tua anima, allora sei in grado di accogliere e di seguire il flusso del cambiamento che
ti si propone. E ne gioverà la tua vita, il tuo benessere, sarai più attento a ciò che mangi e a come vivi, ma sarai anche più in grado di amare te stesso e gli altri. Molte persone che mi chiedono aiuto sono semplicemente incagliati nella loro storia, nelle loro paure e in una visione distorta della realtà. La sofferenza viene per aiutarci a sciogliere i nodi. Chi ha la fortuna di rendersene conto, di lasciare quegli ormeggi, e di avventurarsi verso il largo, godrà del favore del vento del cambiamento, e potrà riprendere il governo della sua esistenza e delle sue peculiarità conservative e amorevoli. Questo nuovo vento soffia forte sulle vele, e agevola sia il proprio viaggio che l’intero processo del cambiamento. Sono sempre più convinto che siamo in una fase storica di grande trasformazione, che occorre intuire e agevolare, per se stessi, per gli altri, per la terra, per il mondo intero. Ho chiuso la telefonata con Marta condividendo con lei proprio l’aspetto dell’aiuto ma anche l’importanza della coerenza e dell’onestà d’intenti, perché non basta avere visione del processo, ma è necessario esserne testimoni, in prima persona. Solo in questo caso si è pervasi da una forza magica, che viene da una nuova coscienza e una nuova percezione dell’amore, che non ha niente a che vedere con quello che si legge nei libri: dobbiamo sperimentarlo di persona.
”Ecco Marta, Il fascino straordinario della vita è tutto qui, in questo viaggio”. Marta ha aggiunto: “Bene, questo mi sembra perfetto per chiudere così il tuo articolo”.