Naturalmente stiamo parlando di un’ignoranza che si riferisce allo stato di coscienza, alla conoscenza e al rispetto della verità, non è certo un giudizio, men che meno una colpa. Quella del: “Conoscerete la verità, e la verità vi farà liberi”… noi aggiungiamo, vi farà anche sani e salvi. Per prima cosa occorre comprendere quali dinamiche e meccanismi sottintendono la nostra percezione e visione dell’esistenza. Tutto passa dall’educazione e dall’esperienza, con le quali istinti, bisogni, costituzione, energia e anima, si troveranno a fare i conti. Ciò che troveremo, che ci verrà insegnato, che capiremo, per intuizione o per costrizione, farà la differenza per la qualità e la durata della nostra vita.
Il risultato vitale girerà tutto intorno al rispetto, alla conservazione, all’evoluzione e, quando necessario, al ripristino delle nostre prerogative fisiche, psichiche e spirituali, secondo le regole dell’energia, che caratterizzano la natura umana e la natura dell’Universo stesso. Il cervello, essendo per lo più un organo elaborativo, né buono né cattivo in sé, riproduce in termini di pensieri, re-azioni e comportamenti l’esperienza vissuta. La mente/ragione, non ci aiuta certo a riconoscere, d’emblée, gli errori di fondo di quell’educazione e di quel vissuto quando questi, non contemplando le leggi della vita, producono conflitti, disarmonie e sofferenze di ogni genere.
Ed è per questo che possiamo parlare di “ignoranza”: dell’ignorare, cioè, le leggi e i principi fondamentali che regolano la vita stessa. Le nostre condizioni di salute, di benessere psicofisico e sociale, ci dicono quindi, in primis, quanto siamo interpreti e rispettosi della realtà. Basterebbe questo semplice intendimento per aprirci alla fatidica domanda: che cosa stiamo sbagliando? Che cosa ci impedisce di vivere in pace, di vivere buone relazioni, di mantenerci nel nostro naturale equilibrio, ritrovando il nostro spontaneo stato di salute, di vitalità e benessere? Sarebbe tutto più facile se fossimo dotati di una spia rossa che ci avverte ogni volta che usciamo dalle regole o ci avviciniamo alla zona limite.
Invece dobbiamo arrivarci da soli, con uno “sforzo” capace di intuire e di superare l’inganno stesso della mente (che mente… appunto), e di un sistema di potere, di un’economia, che mantiene il proprio governo sull’ignoranza della coscienza umana attraverso un diabolico esercizio di suggestione e di condizionamento; dobbiamo arrivarci da soli perché è una nostra “individuale” responsabilità: nessuno può evolvere o guarire al posto nostro! Le nostre spie rosse sono appunto le malattie, i disagi, le paure, le difficoltà di rapporto, ma anche i conflitti sociali, i disastri ambientali, che possono, se intesi nel loro significato più causale, essere occasione di risveglio, di correzione, e quindi di crescita.
Basterebbe osservare il mondo tra guerre, terrorismo, femminicidio, bullismo, abusi e violenze, immigrazione, disoccupazione, ingiustizia sociale, inquinamento, epidemia, obesità, diabete, cancro, cardiopatie, depressione, ecc. per avere conferma dell’ignoranza e della confusione in cui siamo immersi… ovviamente secondo interessi economici e politici fortemente consolidati. La logica dominante diventa la logica di tutti, in un condizionamento globale che, a sua volta, sviluppa il piano delle opinioni, delle credenze e delle differenze di veduta. Nella sua aberrazione il sistema vive e si riproduce in questo gioco di seduzione, in un “fuori norma” generale e totalizzante, dal quale diventa veramente difficile, da soli, con quel cervello a disposizione, rendersi conto, perché, appunto, tutto è inteso come “normalità”. Questo sistema, sviluppatosi secondo leggi diaboliche, produce cultura, educazione, organizzazione sociale ed economica, identità e ruoli, ma anche illusioni e compensazioni, spiegazioni e speculazioni… condizioni per il potere di conservare i suoi privilegi e i suoi interessi, senza alcun riguardo per la persona, per la comunità e per l’ambiente.
La Vita, la Natura, però reclamano il loro principio di affermazione e di conservazione, nonché la loro fisiologica spinta evolutiva. Per la sopravvivenza stessa della specie e del pianeta, hanno bisogno della collaborazione, del rispetto e dell’amore degli uomini che lo abitano, e che ne sono la variabile più critica e determinante. Tutta la questione, quindi, si riduce a questo difficile passaggio, che va favorito soprattutto da chi è entrato, onestamente, in questo processo di consapevolezza, di coscienza risvegliata, unica condizione per aiutare gli altri ad uscire da questa ipnosi generalizzata.
Sta nascendo una nuova categoria di medici, terapeuti, coach, operatori, insegnati o, più comunemente, uomini e donne, nonché progetti, che testimoniano, con coerenza, il cambiamento in atto. Tutte queste persone e iniziative guardano già oltre il muro dell’ignoranza imperante. Questa è la sfida e il processo: ritrovare sé stessi, per aiutare gli altri, per cambiare il mondo! Questa è la contaminazione auspicabile, di cui peraltro ne abbiamo interesse in prima persona; l’unica che può portare l’umanità ad un nuovo stato di coscienza proprio attraverso la coscienza di ognuno di noi (Della serie: “Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo”). Questa è l’unica strada che porta alla riconciliazione con le regole biologiche e con l’essenza spirituale. Allora tutto sarà come è scritto nella legge della Natura, dell’Anima, della Salute, della Pacificazione, dell’Amore. Tutto il reso è follia, violenza e sopravvivenza… non è certo vita!.
Ad maiora semper
Corrado Ceschinelli