CORSETTA DOMENICALE NEL CUORE DEL PARCO NATURALE ADAMELLO BRENTA (precisamente Piana di Caderzone)

Ieri parlavo con una signora che seguo per una Detossinazione e un programma di “Risveglio” dal sonno ipnotico della nostra Coscienza, in un argomentare intorno alla vita, dicevo a lei: “Che senso ha vivere senza nessuna considerazione della realtà e della nostra Natura? Accontentarsi di banali luoghi comuni “si vive una volta sola”… “mangiare e bere è tutto nella vita”… “tanto di qualcosa bisogna pur morire”… per poi andare a sbattere contro il muro della realtà, soffrire invece che gioire! O quantomeno trascorrere un’esistenza nella fragilità, nel tormento, lontana dalla sua potenzialità in termini di salute e di serenità?

Siamo passati dà il corpo come “Tempio dell’Anima” ad una cultura, ad una medicina, ad una economia (di mercato e di interesse) che dell’Anima non ha più nessuna cognizione e considerazione e ad un corpo che è diventato un “bidone della spazzatura”… DIREI CHE QUESTA IGNORANZA (dall’ignorare come stanno esattamente le cose) È LA CONDIZIONE CHE ALIMENTA E SFRUTTA L’ESSERE UMANO COME VARIABILE PRINCIPALE DI QUESTA ABERRANTE CIVILTÀ e la nostra mente, da sola, non è in grado di riconoscere questa alienazione, e vive appunto di illusioni e di compensazioni ed è destinata a vivere meno e a vivere male.

 

Duri quanto duri, dico sempre che la salute, sia mentale che fisica, dovrebbe essere la norma ma richiede un atto di presenza, di dignità, di responsabilità… la partita vera è uscire dalla manipolazione e dalla suggestione subita e patita per andare verso quel diritto/dovere a cui siamo chiamati, nel nostro interesse e nell’interesse del mondo intero.

ALLORA… ben vengano questa e tante altre corsette e BOIA CHI MOLLA! (va inteso per vivere e praticare questa meravigliosa occasione che si presenta di cambiare il nostro destino) OGGI COME NON MAI!  

Ma anche tanta compassione per chi vive nell’ignoranza, non dimenticando mai che il compito, il lavoro vero, profondo, comincia da Sé Stessi… solo poi si può “tendere una mano”, senza presunzione perché sarà la forza della parola a compiere il miracolo che deve.

Ad maiora semper

Corrado Ceschinelli