Perché dico «senza generalizzare» perché non voglio peccare di presunzione e ho grande rispetto, comunque, per la sofferenza… MI RAMMARICA SOLO SAPERE E VEDERE QUANTO IL DESTINO, LA QUALITÀ E LA DURATA DELLA VITA, L’AFFLIZIONE CHE SI INCONTRA, SIA FORTEMENTE CARATTERIZZATA DALLA NOSTRA «IGNORANZA» E CECITÀ. TUTTE LE PERSONE CHE HO SEGUITO, CHE HANNO CAPITO, CHE SI SONO LASCIATE GUIDARE… NE HANNO TRATTO GIOVAMENTO… la nostra testimonianza ne è la prova. Ad ognuno l’onere della propria intelligenza!

Corrado Ceschinelli

Da una recente intervista al professor Luigi Fontana, MD PhD Fracp, Direttore della Cattedra di Medicina metabolica traslazionale e del programma di Longevità in salute dell’università di Sydney, Australia (amico e originario Trentino)

“Un numero crescente di studi scientifici sta dimostrando l’importanza cruciale degli stili di vita, e in particolare del cibo che consumiamo ogni giorno, nel modulare l’infiammazione e lo stato di salute e reattività del nostro sistema immunitario. Abbiamo scoperto che alcune cellule immunitarie, come per esempio le cellule killer naturali e i linfociti T citotossici, sono fondamentali per la conservazione dello stato di salute e contro ogni degenerazione funzionale, cancro in testa. La quantità e qualità del cibo che consumiamo potenziano questa risposta immunitaria”.

“Sappiamo da diversi studi, incluso uno che il mio gruppo ha pubblicato su Science, che una dieta ricca di vegetali, legumi e cereali integrali ha un potente effetto nel migliorare la biodiversità del microbiota intestinale (l’insieme dei miliardi di batteri, virus e archaea che albergano nel canale digestivo e che hanno una forte correlazione con il Sistema Immunitario e con il Sistema Nervoso Centrale). Più vasta è la gamma di alimenti vegetali (minimamente processati) che consumiamo, migliore è la salute del nostro microbiota, e di conseguenza del sistema immunitario”.

“Nei Paesi occidentali le persone consumano troppe proteine animali che aumentano il rischio tumorale. Come i nostri nonni, che consumavano la tradizionale ‘Dieta mediterranea’, dobbiamo tornare a consumare carne massimo una o due volte a settimana. La maggior parte delle proteine devono esser fornite da legumi, cereali integrali, frutta secca e pesce, come le nuove linea guida della Società Americana di Cardiologia confermano… Ciò di cui ci nutriamo e quello che facciamo ogni giorno plasma non solo la nostra salute metabolica, e riduce il rischio di sviluppare una vasta gamma di patologie acute e croniche ma, soprattutto, ci garantisce di condurre una vita nella dignità della salute favorendo il nostro grado di libertà, benessere e felicità”.

Professor Luigi Fontana, MD PhD Fracp

Direttore della Cattedra di Medicina metabolica traslazionale e del programma “Longevità in salute”