Se pensiamo che la questione si possa risolvere alzando i toni, esibendo numeri e statistiche, denunciando complotti e dietrologie, stiamo commettendo una grande ingenuità e un grave errore di valutazione. Vuol dire che la storia non ci ha insegnato proprio niente. Come se all’epoca del nazismo si fosse provato a risvegliare la coscienza di quegli “assatanati”, cercando di farli riflettere sulla diabolicità del loro pensiero e della loro azione. Sarebbe stata un’impresa titanica! Non in assoluto, ovviamente, ma ci sarebbe voluto molto tempo: tempo per farli ragionare sulla natura della loro rabbia; tempo per far capire loro le conseguenze e la sofferenza che avrebbe causato; tempo per sviluppare in loro un’etica di rispetto umano e di amore per la vita… impossibile e irrealizzabile!

Purtroppo il danno era già stato fatto, e ciò che era in corso d’opera, era inarrestabile. Del resto, se i tedeschi avessero riconosciuto la follia di Hitler e gli avessero girato le spalle, si sarebbe scritta un’altra pagina della storia. Se gli uomini traessero insegnamento da ogni conflitto, personale o sociale che sia, saremmo già in un’altra civiltà e gli arroganti di ogni genere, non avrebbero vita facile. La dinamica è la stessa e la storia si ripete: cambiano gli scenari ma alla base prevale l’esercizio dei “nuovi prepotenti”, la loro forza persuasiva e l’ignoranza degli individui che inconsapevolmente reggono il loro gioco, in nome di una legittimità costruita ad arte del tutto funzionale ai loro interessi di potere.

In questa subdola/sottile dipendenza psicologica, il grado di consapevolezza si misura, quindi, dalla capacità di separarsi, sia dalla suggestione generale che dalla tentazione dello scontro – anche “lo scontro” rientra nelle logiche convalidanti il sistema stesso (pro-Vax contro no-Vax e viceversa) – per puntare piuttosto al recupero della propria libertà interiore, della propria coscienza, a favore, da subito, del proprio e altrui bene. Questo è l’unico processo/percorso possibile per darsi pace, per portare pace e libertà nelle proprie relazioni, per restituire senso e dignità alla propria esistenza. Non significa isolarsi dal mondo, rinunciare alle proprie ragioni o abbandonarsi alla rassegnazione, ma semplicemente orientare diversamente la propria attenzione ed energia, recuperando la propria umanità in ciò che ci è dato da vivere, da subito!

Anche qui, su quello che è in corso d’opera, possiamo ben poco se non sapere che tutto ciò che è contro natura, tutto ciò che è nella menzogna e nella manipolazione, è destinato, prima o poi, a finire pena l’aumento di tensioni e sofferenze indicibili. Così è sempre stato e sempre sarà. Sono solito ricordare che “moriremo tutti” e moriranno anche coloro che oggi condannano l’umanità alla sofferenza e alla privazione, quindi?

 

Tanto vale svegliarsi e riprendersi la vita perché, quando questo accade, si ritrova il favore dello spirito e della verità, che vale di gran lunga l’illusione e la consolazione di essere, come la maggioranza, nel pensiero unificato, senza anima e senza cervello, totalmente alla mercé di chi sa creare, alimentare e governare questa sudditanza.

Ci vuole una grande maturità, per restare calmi ed essere proattivi, difronte a tutte le esternazioni provocatorie e a tanta ingiustizia e sopraffazione. È proprio questa difficoltà, questa prova, la grande occasione che si cela dietro l’apparenza dei fatti e la propria esternazione emotiva.

Concludo con un post che ho mandato a delle persone con le quali ho avuto il piacere e il privilegio di confrontarmi e di condividere una riflessione oltre i “PRO” e i “CONTRO”, oltre ogni tentativo di separarci e di umiliarci:

“… Siamo nel pieno del perdimento e della vanità, che travolge, e travolgerà, tutti coloro che hanno creduto e credono in questa aberrante para-NOIA… che sperano in un ritorno ad una “normalità” che normalità non era. Per loro, ahimè, poca speranza, molta sofferenza e tanto smarrimento. Abbiate pietà di loro anche quando offendono, ridicolizzano e provocano… è così che si comincia a dare prova della propria umanità.

Siate “Guerrieri” del bene a favore del bene… “armatevi” di coraggio, pazienza e gratitudine… fate tesoro di questo pandemonio e vivete come se foste già nel “nuovo mondo”. Dio (o chi per lui) non ci abbandonerà. La forza della verità vale di gran lunga l’illusione della menzogna…”

Ad maiora

Corrado Ceschinelli