La “rivelazione quantistica” riporta al centro dell’attenzione un antico sapere e getta le basi per una rivoluzione epocale in ogni campo dell’umano vivere. Di che cosa stiamo parlando? 

albert_einstein_1Semplicemente del senso stesso dell’esistenza e del suo destino; stiamo parlando del filo invisibile che ci lega indissolubilmente all’energia dell’Universo; stiamo parlando del potere della mente di creare la realtà. E qui cominciano i problemi, per spiegarci e per capirci. Di quale mente stiamo parlando? E di quale potere? Per quale realtà? Se la nostra mente/memoria fosse sgombra da antiche sofferenze, da condizionamenti inopportuni, da credenze fuorvianti e limitanti, non avremmo difficoltà alcuna perché sarebbe questa energia, questa intelligenza spontanea che ci appartiene, a guidarci in ogni istante, in ogni frangente. È la storia del “qui e ora”, e dell’immediatezza di sensazioni, sentimenti e ragionamenti che, a partire dalla nostra natura, dai nostri veri bisogni, dai nostri talenti, ci orienterebbero verso le decisioni più coerenti e più redditizie. Avremmo una coscienza in perenne espansione verso il bene, ottenendo così il meglio previsto per ognuno di noi. Con diversi gradi e forme, questa intelligenza, questa energia, nel suo libero fluire, anima (parola quanto mai appropriata) la vita e il mondo intero, lo governa, lo conserva, lo riproduce. Se per le piante, per gli animali, questo fluire naturale passa dal loro codice genetico, dal loro istinto, all’uomo è chiesto di rendersene conto per allinearsi a questa propulsione, pena le distorsioni, le sofferenze e le difficoltà più indicibili. In una forma eterea, immateriale, caratterizza i fenomeni, guida i processi, in una parola è la fonte della vita stessa. “Senza energia non c’è vita”: questa l’avete già sentita, oppure, ve ne sarete sicuramente accorti. Tutto avviene principalmente su questo piano, che ne siamo consapevoli o meno. Non avere nessuna considerazione, o conoscenza, delle sue leggi e del suo senso lascia alla casualità la nostra relazione con questa dimensione, con conseguenze nefaste, via via che ci ne allontaniamo o che ne contrastiamo il suo scorrere. Chi, per qualsiasi ragione o coincidenza, riesce a mantenersi nel range di frequenza energetica, ne ottiene gli onori e le benevolenze, mantenendo vitalità, salute e benessere, realizzando pienamente i propri obiettivi.

Bene! Riveliamo il mistero, che mistero non è. Ciò che connette gli uomini a questa energia e ai favori dell’Universo, è proprio la nostra mente e soprattutto la sua porzione inconscia, quella dalla quale nascono pensieri, emozioni, sentimenti, in una parola “frequenze”. Il pensiero logico, razionale, intellettuale, non ha consistenza energetica, quindi non ha rilevanza di connessione e peso creativo. Rinforza semplicemente l’ego, l’identità, e anche quando sembra avere rilevanza di successo, o insuccesso, è sempre quello che si prova, e che si sente profondamente, ad essere la determinante.

Creiamo, comunque e sempre, la realtà. Non è difficile comprendere, per esempio, che sulla base di quello che crediamo, di come viviamo, di quello che mangiamo, finiremo per condizionare il nostro stato, per “creare” una certa condizione piuttosto che un’altra.

Nemmeno capire che, con un “caratteraccio”, andremo poco lontano in termini di salute, relazioni e soddisfazioni personali. Non occorre scomodare le leggi della biologia e dell’attrazione per rendersene conto. Così come non è la legge della “sfiga” a spiegare la malattia e la malasorte, ma di nuovo il nostro modo di essere e di fare. Per avere una “mente inconscia” capace di produrre frequenze in sintonia, dobbiamo passare dalla nostra storia, dalla nostra visione, dalla consapevolezza. Per produrre sentimenti di “connessione”, quali gratitudine, amore, compassione, occorre attivare un processo che ci liberi da eventuali automatismi che generano emozioni di bassa frequenza, quali la rabbia, la paura, la colpa, il senso di inadeguatezza, di insicurezza, ecc. Quale realtà possiamo immaginare di creare con questo sentire? Immaginate cosa può accadere, invece, partendo da una mente che si rende libera e leggera, che si assume la responsabilità delle proprie scelte, che si rende disponibile, senza se e senza ma. Basta poco per immaginare il risultato. Quello che forse non possiamo considerare è ciò che accade sul piano vibrazionale. Non solo quindi cambiano i nostri comportamenti, le nostre decisioni, il nostro stato, ma cambia anche il nostro “modus” energetico.

Quello che sprigioniamo, a partire da questi sentimenti, da queste emozioni, pervade il nostro fisico, il nostro sangue, le nostre cellule, il nostro DNA, ma anche il campo circostante. Da una parte ci rende immediatamente più forti, più in pace, più in salute, in secondo luogo ci rende più disponibili, amabili e avvicinabili. Ma la cosa più importante è che, in quello stato di coscienza, l’energia, come l’azione, sarà in perfetta sintonia con l’energia dell’Universo, che risponderà, affinché si creino le condizioni per realizzare sogni e desideri. Ecco il senso vero ed evolutivo di “volere è potere”; un volere e un potere che deve nascere dalla libertà e dal profondo dei nostri cuori, sapendo che tutto è affinché accada e che è necessario evolvere perché sia.

Mentre mi accingevo a scrivere questo articolo mi arriva un whatsapp del mio amico Tommaso, che incredibilmente mi scrive: “Ciao Corrado, devo raccontarti questa cosa! Ho incontrato una coppia di amici che non vedevo da tempo. Lui in forma come sempre, Lei era arrivata a 150 kg. Erano 2 anni che non la vedevo. Non la riconoscevo più! Con la forza di volontà, controllando alimentazione e facendo attività fisica, è riuscita a perdere 75 kg tornando ad essere la bella donna di un tempo. Non solo, ma è anche guarita dal diabete. Dimostrazione pratica che: se si vuole si può. Le ho fatto mille complimenti…”